Salone Satellite : il luogo d’incontro tra imprenditori e promettenti designer under 35
Quest’anno partecipano 17 scuole di design e più di 700 designer soprattutto stranieri.
Troviamo comunque diverse presenze italiane di sicuro interesse.
Salvatore Fabio: dietro a ogni prodotto c’è una filosofia e un nome originale.
“Scarabocchio“, un divertente porta toast in acciaio inossidabile riscaldato per conduzione termica, con l’idea di aggiungere divertimento e gioco a tavola: i porta toast sono ispirati agli scarabocchi fatti durante la colazione sulla tovaglia, sono dotati di calamita per attaccarsi al vassoio e rimovibili.”La Città“, uno spremiagrumi non elettrico (ispirato al principio della stratificazione architettonica della città) che combina tradizione con innovazione ponendo 11 mini spremiagrumi da un lato che hanno bisogno solo di una leggera pressione per spremere e dall’altro lo spremiagrumi tradizionale.
“Specchio specchio“, una tazzina con un piccolo specchio sul quale si riflette un cucchiaino (fissato con una calamita sul piattino) che ricorda la persona che si specchia al mattino.
“Cookie Jar“, una biscottiera a forma di tubo divisibile in due parti per contenere due tipi di biscotti, fornita di due tappi di acciaio inox e due portelli in silicone.
Ilaria Innocenti: con “Adobe desk tools” in terracotta, una collezione di accessori per l’ambiente Ufficio e Homework realizzata utilizzando l’antica tecnica di produzione manuale dei mattoni.
Stefano Esposito: i suoi prodotti uniscono l’estetica con la funzionalità.
“Verde“, caratterizzato da una forma nuova rispetto ai soliti contenitori per la raccolta differenziata, il vaso posto sopra i recipienti può ospitare piantine; un filtro ai carboni attivi sopra al cesto dell’organico elimina i cattivi odori e i materiali utilizzati (polipropilene e acciaio) sono riciclati e riciclabili.
“Fino in fondo“, spalmini per la nutella che grazie alla forma fedele ai barattoli più venduti in commercio, ci aiutano a recuperare la nutella “fino in fondo”.
“Ultra“, la lampada da tavolo che sfrutta le nuove tecnologie led e offre un’ampia libertà di movimento, può perfino chiudersi e diventare davvero sottile.
“Carrara“, il modulo contenitore che, grazie alla sua versatilità, può divenire tavolino, contenitore, cassettiera o madia; il suo design contemporaneo è ispirato ai bianchi blocchi marmorei in cava.
“Ora”, l’orologio da parete o da tavolo che annulla percettivamente il fulcro centrale d’ancoraggio e montaggio delle lancette rendendo alternativa la lettura del tempo.
Andrea Borgogni: presenta delle sedute ergonomiche.
“Ecco Chair“, segue i movimenti della persona seduta grazie alla flessibilità, la struttura è formata da un tubo in acciaio curvato con un solo passaggio.
“Maybe Chair“, con la seduta in legno, la struttura in alluminio, divisibile in due parti.
Elisabetta Mosti: la sua creatività salta subito all’occhio.
“Altalena”, una vera e propria altalena costituita dalle lettere della parola stessa, con le due A laterali.
“Differenziati”
che sembrano vasi ma sono contenitori per i rifiuti.
“Casadolcescarpa”, un’originale scarpiera.
“App&Albero“, un appendiabiti a forma di albero.
Tobo Design: studio nato nel 2012 dalle idee degli Architetti Cristian Toaldo e Michele Borsatto di creare qualcosa di innovativo, semplice ed elegante, prodotti su misura in base alle esigenze e alle situazioni, che si modificano e scompongono per integrarsi con i vari ambienti nei quali vengono posizionati.
Studio Baag: fondato nel 2010 dalla designer svedese Caroline Bauer e l’architetto italiano Pier Francesco Galuppini con l’obiettivo di creare un’unità tra estetica e funzionalità ed evolvere la ricerca di nuovi materiali e tecnologie con particolare attenzione alla natura.
“Stasis”, un lampadario esempio di questo obiettivo.
“Pirouette“, una lampada da tavolo ispirata a una trottola in legno che dimostra come la pulizia e la razionalità che guida i loro progetti lascia spazio alle contaminazioni conferendone una forte carica espressiva.
Fra le scuole italiane troviamo:
Politecnico di Milano
Accademia Italiana
Facoltà di Design e Arti Libera Università di Bolzano: presenta il progetto didattico “Tocchiamo la gestaltung zum anfassen”, gli studenti potranno conoscere gli oggetti percependone la forma con le mani, individuando i materiali, analizzando il significato estetico con lo scopo di assumere un atteggiamento etico, sostenibile e consapevole rispetto all’incessante offerta del mercato.
Quest’anno una sezione del Satellite è dedicata all’iniziativa proposta da FederlegnoArredo, Scm Group e Culturalegno, un percorso tra esperienza, manualità e nuove tecnologie nella lavorazione del legno. “I Wood Like” ha come obiettivo trasmettere ai giovani progettisti la consapevolezza che per trasformare una grande idea in un oggetto di design mediante le tecnologie più avanzate, occorre innanzitutto conoscere la materia, scoprirne le potenzialità e, successivamente, cercare di realizzare, con le tecniche del lavoro manuale, l’oggetto che si intende creare con le macchine.
Nell’area dedicata a questa iniziativa non vi sono solo macchinari industriali (macchina a controllo numerico) ma anche artigiani all’opera che dimostrano le numerose tecniche di lavorazione del legno.
Simbolo di “I Wood Like” è il tavolo “Vaulted Table”
prodotto utilizzando la macchina Tech Z5 di SCM, un router a 5 assi con software personalizzato dedicato, ottimizzando la generazione del percorso utensile per rimuovere la maggior parte del materiale con il minimo sforzo. Il tempo totale per produzione del Vaulted Table è stato calcolato di circa 300 ore utilizzando 2 metri cubi di legname per la produzione totale di una superficie lavorata di 12 metri quadrati.
“I Wood Like” offre inoltre l’opportunità di conoscere il progetto del Polo Formativo del Legno-Arredo, che FederlegnoArredo sta realizzando a Lentate sul Seveso (MB) anche con il sostegno di Scm Group. La scuola, che aprirà ad Ottobre, si struttura in diversi livelli di formazione: formazione di base, formazione superiore, formazione permanente e continua.