Obiettivi e Finalità Obiettivo primario del Dipartimento di Progettazione Architettonica e Disegno Industriale (DIPRADI) è lo sviluppo e il radicamento di una rinnovata cultura della qualità dell’abitare e del produrre. Negli ultimi decenni, l’evolversi delle società industrializzate ha portato a profondi cambiamenti delle città, del territorio e del sistema produttivo, cambiamenti che troppo spesso non sono stati accompagnati da adeguate riflessioni sui modi di progettare e costruire e sui temi della modificazione dell’ambiente fisico. L’attività di ricerca intrapresa dal Dipartimento è così mirata a costruire saperi progettuali in grado di interpretare e rispondere alla crescente “domanda di qualità dell’abitare”, interagendo con i processi di trasformazione e con gli attori del sistema istituzionale e del sistema produttivo.
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Il primo punto di forza del DIPRADI sta nel saper lavorare in équipe pluridisciplinari. Collaborare ad un progetto di ricerca comporta il condividere lo “stile” di lavoro in modo da integrare al meglio le diverse professionalità ed eperienze di ciascuno, a vantaggio della reale interdisciplinarietà del progetto. Il secondo punto di forza delle attività di ricerca del Dipartimento sta nel radicamento nel contesto territoriale, culturale e produttivo locale, testimoniato dai continui scambi e dal peso della ricerca applicata condotta su committenza esterna. Attualmente è in corso un Piano triennale che vede le attività di ricerca, di base e applicata, concentrarsi su tre filoni preminenti, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente le attività contrattuali con gli enti territoriali e incrementare la partecipazione ai grandi progetti di interesse nazionale ed europeo. Il filone di ricerca “Analisi e progetto di trasformazione dell’ambiente costruito” si colloca all’interno di una riflessione sui rapporti tra progetto d’architettura, costruzione del paesaggio e trasformazione del territorio sorto all’interno di una serie d’esperienze operative avviate da tempo. Tali esperienze di ricerca coniugano i metodi propri della riflessione teorica con la sperimentazione sul campo, dove il progetto d’architettura introduce e interpreta le ragioni della forma nei processi di trasformazione della città e del territorio. Sul terreno comune della cultura del progetto convergono saperi diversi dell’architettura: compositivi, tecnici, storico-critici, uniti nella definizione di un ordine di valori che soltanto il progetto definisce e rende discutibili. Foto Il filone di ricerca “Conoscenza e valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale in età contemporanea” si qualifica per l’attenzione al patrimonio otto e novecentesco, che fortemente connota il volto della città e del territorio contemporaneo. L’attenzione è finalizzata a promuovere la conoscenza dei processi storici della sua formazione (e quindi aspetti legati alla cultura materiale, alle professionalità e ai mestieri, alla storia, alla normativa, al settore delle costruzioni, ecc.), in vista della sua valorizzazione. Il filone “Disegno del prodotto industriale e sviluppo compatibile” esplora il sistema Design regionale per la sperimentazione concreta di un approccio eco-compatibile. La conoscenza delle implicazioni tecniche e tecnologiche che investono molte delle fasi del processo di Design (dal progetto al prodotto) nell’ambito regionale ha costituito il riferimento mirato alla formazione di un operatore che sia capace di mediare le ragioni della ricerca, del mercato e della produzione, ovvero che svolga il ruolo d’interfaccia operativo tra i progettisti e il mondo del lavoro. Impegno didattico L’attività didattica del Dipartimento si rivolge alle due Facoltà di Architettura, e si concentra in prevalenza presso la I Facoltà di Architettura sui due corsi di laurea e di laurea magistrale in Architettura e in Disegno industriale, rispettivamente aperti a 360 e 120 studenti all’anno e nei due dottorati in Architettura e Progettazione Edilizia e Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica, dei quali il Dipartimento è anche sede amministrativa. Alle attese competenze disciplinari legate all’ambito del progetto di architettura e del design il Dipartimento affianca le competenze di tipo tecnico, storico e critico, secondo un intreccio politecnico e interdisciplinare che costituisce l’elemento caratterizzante l’approccio scientifico, nella ricerca come nella didattica. Numeri e struttura Presso il DIPRADI sono impegnati nella didattica e nella ricerca 44 docenti, mentre nell’amministrazione e ai servizi tecnici lavorano 13 persone. Nel 2001 la quota di autofinanziamento è stata il 56% delle entrate complessive.