Associazione italiana design della comunicazione visiva
-Obiettivo: Intende favorire e diffondere la valorizzazione e lo sviluppo della professione e della cultura del progetto grafico.
-Soci:Ad essa possono infatti associarsi, con modalità di adesione differenziate e distinte, tutti coloro la cui attività, professionale e di studio, si svolge nel campo della progettazione grafica. Le categorie di adesione all’Aiap riflettono queste due grandi aree di rappresentanza, da una parte l’area propriamente professionale (i soci professionisti, senior e junior), dall’altra l’area di interesse culturale e/o formativo al campo del progetto grafico ( i soci studente, associato e sostenitore).
-Storia: Nata nel 1945 all’interno della Fip come Atap (Associazione Tecnici e Artisti Pubblicitari), l’Aiap avvia nel corso degli anni un processo di maturazione della forma associativa e di definizione del campo professionale che si vuole rappresentare. Nel 1955 si trasforma in Aiap (acronimo che resterà invariato nel corso degli anni, e che in origine stava a significare Associazione Italiana Artisti Pubblicitari), distinguendosi dalla componente dei tecnici pubblicitari.
Un primo grande cambiamento avviene nel 1980, a testimonianza dello sviluppo avvenuto nelle professioni legate sia all’area della comunicazione persuasiva, sia della comunicazione visiva, superando una visione solo “artistica” del momento lavorativo. Pur mantenendo la stessa sigla, l’Aiap modifica la propria denominazione in Creativi della comunicazione visiva.
Nel 1994 nell’assemblea nazionale straordinaria viene adottato un nuovo statuto che porta notevoli cambiamenti nella struttura associativa (categorie d’adesione, tipologia dei soci professionisti, ecc.) e che ha portato all’attuale denominazione, a seguito anche di un intenso dibattito interno, avviatosi attorno ai temi proposti dalla “Carta del Progetto Grafico”.
La “Carta” è stata redatta nel 1989 da un comitato rappresentativo delle realtà più impegnate del settore: oltre all’Aiap, l’Adi(Associazione Design Industriale), il mondo dell’università, le riviste Grafica e Lineagrafica. La “Carta” ha suscitato interesse e dibattito sia in Italia che all’estero, è stata sottoscritta sia da professionisti che da studiosi del settore ed è diventata un punto di riferimento importante per le iniziative che intendono promuovere il riconoscimento dell’identità professionale del progettista grafico sia sul versante della società in generale che presso la vasta gamma della committenza.
L’Aiap è presente in tutta Italia, e associa attualmente oltre 800 professionisti della comunicazione visiva.
È strutturata per Delegazioni Regionali, Gruppi e Commissioni di lavoro che affiancano il Direttivo Nazionale.
È una delle associazioni che nel 1963 hanno dato vita all’Icograda (International Council of Graphic Design Association) e, con Adi e Aipi, rappresenta l’Italia nel Beda (Bureau of European Designer Association).
Dal 1992 Aiap partecipa all’ICI (Interassociazione della Comunicazione d’Impresa), costituito sotto l’auspicio del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro). Scopo dell’ICI è quello di costituire uno strumento di pressione nei confronti dello Stato italiano verso il riconoscimento delle professioni del campo della comunicazione, e di adeguare la situazione italiana alla normativa europea facendo proprie le normative CEE sulla certificazione delle attività professionali, non regolamentate da albi ufficiali, da parte delle singole associazioni. L’Aiap rientra per le sue caratteristiche statutarie, per le norme di accesso e deontologiche, coerenti con i principi del Beda, tra quelle associazioni che già inserite nella banca dati sulle nuove professioni del CNEL, saranno riconosciute ufficialmente nel momento in cui verranno predisposte le norme applicative della legge di recepimento della direttiva CEE.
Facendo proprie alcune riflessioni della “Carta”, l’Associazione nel 1993 si è dotata di un nuovo “Codice di etica deontologica e condotta professionale”, che promuove atteggiamenti di maggiore consapevolezza e responsabilità, soprattutto rispetto all’impatto sociale, culturale e ambientale della progettazione grafica e, più in generale, della comunicazione. Oltre al tariffario, Aiap pubblica Notizie Aiap, strumento di informazione dedicato principalmente agli associati, ma distribuito anche all’esterno dell’Associazione e aperto a una presenza sempre più ampia di temi e ambiti di interesse della professione nel suo insieme Aiap sostiene la rivista Calligrafia e ha promosso fino al 1992 la prima serie della rivista Grafica.
GALLERIA AIAP
Nel dicembre 1992, con una esposizione dedicata ai manifesti di AG Fronzoni si inaugura, con grande successo, l’attività della “Galleria Aiap”.
-Obiettivo: La Galleria ha come obiettivo la promozione della professione del grafico, l’analisi della sua formazione, della ricerca e del progetto.
Lo spazio è organizzato in modo da poter accogliere, inoltre, una biblioteca, una sala riunioni e una sala conferenze. Aiap intrattiene contatti costanti con le biennali di Varsavia, Brno e Lahti e collabora con il Mois du graphisme di Echirolles. Aiap ha dato il proprio contributo, e si è fatta direttamente promotrice di importanti iniziative svolte in Italia negli ultimi anni nell’ambito della grafica; tra queste:
-Propaganda e cultura: rassegna sul manifesto di pubblica utilità dagli anni sessanta a oggi (Cattolica, 1984)
-Segnopolis: ciclo di iniziative tra cui il seminario Il mestiere del grafico. La cultura del grafico (Torino, 1984)
-Disegnare il libro: mostra sulla grafica editoriale in Italia dal 1945 ad oggi (Bologna 1989/1990).
Nel 1989 Aiap ha collaborato alla organizzazione della mostra “Il manifesto francese di pubblica utilità: 1985/1988” con l’associazione francese Sng (Syndicat National des Graphistes) e alla realizzazione del Mois du graphisme nel 1990.
Nell’ambito della rassegna Mese della Grafica, collabora con il comune di Grugliasco alle mostre Il manifesto e il libro dell’Est. Grafica polacca, cecoslovacca, ungherese. 1988 /1989 (Bologna, Milano, 1991) e Il manifesto finlandese: Pilot (1992, in programma sia in Italia che in Francia).
Alcune iniziative promosse dalle Delegazioni regionali hanno valicato i confini locali e si sono rivolte ad un ambito più ampio.
Le mostre Dedicato a (Torino, 1984) e Progetto grafico (Roma, 1986), escursioni nella cultura del grafico; Grafica & Grafica (Milano, 1989), rassegna di progetti dalla quale è stato tratto un catalogo a larga diffusione; gli incontri-conferenze Lettera dall’Est, Fotografia, immagine, progetto (Bologna, 1990 e 1991) e le mostre Tipografia russa e Fotografia pubblicitaria tedesca (Bologna, 1990 e 1991); gli stages di calligrafia con Bernard Arus e Jean Larcher (Pino Torinese e Rivoli, 1992).
Aiap è particolarmente interessata a incentivare una formazione professionale non semplicemente tecnica, ma culturale nel senso più ampio e profondo. Cicli di incontri-seminari si sono svolti nell’arco di due anni dal 1986 al 1988 all’Istituto tecnico arti grafiche Bodoni di Torino, nel 1989 e 1990 presso l’Isia di Urbino. Seminari si sono svolti, a Roma nel 1989, con professionisti operanti in varie aree della comunicazione visiva, corredati da workshop di aziende del settore e terminati con un convegno sul Ruolo e formazione del designer nell’Europa del ’92 a cui hanno partecipato i rappresentanti del Beda e delle scuole superiori pubbliche del settore; nel 1991, sempre a Roma, presso la facoltà di Architettura, Semigrafica, interventi a tema sul mondo della comunicazione specificamente indirizzati ai soci juniores.
(dal testo di Mario Piazza – Presidente AIAP)